Pensieri/Attese
Le forme sono a volte immobili e a volte mobili.
Immobili perché l’immagine sembra cristallizzata all’interno del foglio.
Mobili perché si intuisce che è uno stato apparente in quanto, come nelle icone, le forme vogliono proiettare lo spettatore verso uno stato altro, verso una continua creazione, proliferazione di idee e forme. Il quadro deve essere fecondo, far nascere un mondo ma anche farlo attraversare dallo sguardo per comprenderlo.
Il tempo dell’attesa
Certe opere durano anni, sono stratificazioni continue di momenti, pensieri di vita quotidiana a volte dettati da un automatismo inconscio, come veniva definito dai surrealisti, o semplicemente per l’accadimento casuale di eventi esterni a me. Entra a far parte il concetto di tempo che prende carattere e importanza in tutto il suo significato. Quello che voglio esprimere è il tempo dell’attesa della nascita, del silenzio della lentezza: il tempo naturale.